La pizza al metro (nell’italiano regionale chiamata anche pizza a metro) è una specialità derivante dalla pizza, tipica della Penisola Sorrentina, diffusa poi in ambito nazionale e internazionale. La ricetta fu creata da Luigi Dell’Amura nei primi anni cinquanta del Novecento e brevettata nel 1960 come “pizza a metro” [1].

La pizza al metro presenta la stessa modalità di preparazione della pizza. Il segreto consiste nello stendere la pasta per ottenere una misura predefinita.Può essere condita con vari ingredienti (spesso nelle pizzerie vengono usate le stesse ricette della pizza) che, in alcuni casi, vengono separati con striscioline di pasta. In questo modo si ottengono varie ricette collocate nella medesima pizza, con o senza acciughe sotto sale, con e senza basilico, con e senza prosciutto. La pizza al metro viene cotta in forni a legna molto lunghi ed ampi, d la lunghezza della pizza, che spesso supera il metro. La pizza al metro viene da molti definita la antesignana della pizza al taglio. Alcune pizzerie, non disponendo di forni sufficientemente lunghi, hanno creato anche una versione intermedia tra la comune pizza al piatto e la pizza al metro, la cosiddetta pizza su due piatti, che può avere fino a due condimenti.

Storia

Negli anni trenta Luigi Dell’Amura nella sua panetteria di Vico Equense casualmente creò la “pizza al metro”. Il nome fu suggerito da un giornalista che era sfollato nella cittadina campana. Successivamente Gigino aprì un ristorante, originariamente chiamato dal volgo “da Gigino ‘o zuzzuso”, oggi, invece, chiamato “PIZZA A METRO – l’università della pizza” e la pizza al metro iniziò ad essere commercializzata, prima in ambito nazionale e, successivamente, seppure in modo minore, anche in altre parti d’Europa.

Oggi la pizza al metro si può degustare in quasi tutte le pizzerie della Penisola Sorrentina, dell’Agro Nocerino e in alcune pizzerie del territorio nazionale.

 

Fonte: Wikipedia.